L'Anai accoglie con soddisfazione l'approvazione della mozione
del Consiglio superiore per i beni culturali e paesaggistici del Mibact approvata lo scorso 16 maggio
in favore della libera riproduzione di beni archivistici e librari recependo le esigenze manifestate
da tempo dalla folta comunità degli studiosi e raccolte dalla nostra Associazione,
che ormai un anno fa era intervenuta a sostegno della richiesta.
Nello specifico la mozione richiede di concedere all'utente di archivi e biblioteche
la possibilità di fotografare gratuitamente, a distanza e in autonomia,
le pagine del volume che sta consultando, del manoscritto o del documento di archivio,
senza l'obbligo di compilare moduli di autorizzazione, che invece continuerebbero a essere richiesti per i beni tutelati dal diritto d'autore e per i documenti contenenti dati sensibili.
Una forma di equivalenza, quella che si produrrebbe, tra consultazione e riproduzione
da tempo in uso presso alcune prestigiose istituzioni europee, tra cui ad esempio gli Archivi nazionali francesi.
La mozione suggerisce, fra le altre cose, una significativa semplificazione della procedura burocratica sottesa alla richiesta
di pubblicazione delle riproduzioni prevedendo, inoltre, di rendere gratuita
la consegna allo studioso delle riproduzioni della documentazione già digitalizzata dall'istituto
nonché l'indicazione volta ad agevolare forme di condivisione online
delle riproduzioni eseguite dagli studiosi in apposite piattaforme web
circa le quali sarebbe senz'altro auspicabile il coinvolgimento
dell'Istituto centrale per il catalogo unico (Iccu) e dell'Istituto centrale per gli archivi (Icar).
In definitiva l'estensione ai beni bibliografici e archivistici della libera riproduzione
porterebbe a definitivo compimento la rivoluzione dell'Art Bonus,
che nel 2014 aveva reso libera per legge la fotografia nei musei
ampliando così il concetto di fruizione materiale dei beni culturali all'orizzonte del digitale.
La nostra Associazione, come già sostenuto a suo tempo, ritiene tuttavia necessario
non privare gli istituti delle risorse derivanti fino ad oggi dai canoni di riproduzione:
tali somme, senza troppa difficoltà e con maggiore coerenza,
dovranno essere sostituite da stanziamenti stabili, in grado di assicurare
l'esercizio del servizio pubblico che le istituzioni archivistiche svolgono
in primis proprio per la comunità dei ricercatori.
Il testo completo della mozione del Consiglio superiore è consultabile a questo link.
Il comunicato del Movimento Fotografie libere per i beni culturali è disponibile invece all'indirizzo
http://www.artribune.com/2016/05/archivi-biblioteche-fotografie-diritto/
Roma, 13 giugno 2016
Il Direttivo nazionale ANAI